L'educazione (im)possibile: Orientarsi in una società senza padri by Andreoli Vittorino

L'educazione (im)possibile: Orientarsi in una società senza padri by Andreoli Vittorino

autore:Andreoli, Vittorino [Andreoli, Vittorino]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858664032
editore: Rizzoli
pubblicato: 2014-01-02T23:00:00+00:00


Internet e educazione (clicco ergo sum)

Internet ha sconvolto la società. Ho motivi per pensare che apparentemente e settorialmente l’abbia migliorata, ma al contempo ho paura che la stia rovinando ancora di più.

È questo un tema che ha già visto un’ampia trattazione nella letteratura scientifica e nella saggistica.1 Mi limiterò pertanto a qualche considerazione sull’influenza di Internet nella prassi educativa e in particolare all’interno della scuola, che rimane il luogo istituzionale per l’educazione.

Internet è ormai un termine generico. E per capirne l’importanza non è certo sufficiente guardare l’etimologia, il fatto di legare due parole inter e net: un mezzo che permette di “entrare nella rete” o, secondo altri, che “collega tra loro delle reti”.

Anche rete è diventata una parola che si pone tra scienza e mitologia. Le reti ormai costituiscono un vero e proprio settore dell’analisi matematica, ma sono anche la rappresentazione metaforica della comunicazione e della sua particolare complessità. L’uomo infatti è immerso in una enorme rete, dove ciascuno occupa un nodo e invia messaggi che si diffondono dappertutto, anche quando egli si relaziona solo con un altro uomo. Il termine designa ormai un luogo e uno strumento per comunicare teoricamente con tutti gli abitanti del pianeta.

Ignorare Internet parlando di educazione non è più possibile, almeno secondo il senso che gli abbiamo attribuito. L’educazione non è più soltanto il rapporto tra un precettore e uno scolaro, ma riguarda appunto un’intera comunità che sempre più coincide con il mondo poiché, se le nazioni hanno ancora dei confini, Internet li ha ormai abbattuti tutti. E ha permesso che il sapere di uno divenga parte anche degli altri.

La comunicazione attraverso la rete tende ad allargarsi continuamente. Mentre ha coperto del tutto il dominio dell’informazione, sta facendo propria anche gran parte del contenuto educativo.

Non si può dire che Internet insegni senza insegnanti, e che manchi della regolarità di frequentazione propria della scuola: è possibile infatti entrare nel web e ritornarci ogni giorno, ogni ora, persino per tante ore, quante sono quelle previste da un corso o da un anno scolastico. Gli insegnanti sono virtuali, ma non per questo meno veri di quelli che si incontrano in una classe di liceo o in un corso universitario. Si muovono, parlano, riescono ad attirare l’attenzione e l’interesse anche di chi si trova a migliaia di chilometri di distanza.

È indubbio che la scuola, almeno quella italiana, non ha saputo stare al passo con questo strumento decisamente straordinario, se si considera che ognuno di noi porta nella propria tasca Internet, collocato dentro a un piccolo terminale che ha le dimensioni di pochi centimetri quadrati. Centimetri che potrebbero facilmente ridursi ancora, permettendo di posizionarlo dentro il nostro corpo, sotto la cute, per esempio, e acquisire il senso di un trapianto d’organo.

Una realtà sconvolgente perché si tratterebbe della prima protesi della mente nella storia delle tecnologie, quando sino a oggi le protesi sono state tutte per il corpo: dalla ruota al motore, agli apparecchi sensoriali fino alle gambe di Pistorius, il quale, grazie alla fibra di carbonio, ha potuto partecipare alle Olimpiadi pur non possedendo arti di carne.



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